Lunedì, il presidente russo Vladimir Putin ha ribadito il ringraziamento del suo Paese alla Corea del Nord per il sostegno fornito a Mosca nella riconquista della regione di confine di Kursk, dove l'Ucraina aveva lanciato un'incursione nell'agosto dello scorso anno.
In una dichiarazione rilasciata dal Cremlino, Putin ha affermato che unità dell'esercito nordcoreano hanno svolto un ruolo attivo nel respingere le truppe ucraine dalla regione di confine “in piena conformità con il diritto internazionale” e con l'accordo di partenariato strategico firmato tra Mosca e Pyongyang nel novembre 2024.
“Gli amici coreani hanno agito basandosi su un senso di solidarietà, giustizia e autentica fratellanza. Apprezziamo molto questo e siamo sinceramente grati personalmente al Presidente degli Affari di Stato, il compagno Kim Jong-un, all'intera leadership e al popolo della RPDC,” ha aggiunto Putin.
The Russian Chief of Staff has hailed the 'heroism' of the North Korean soldiers in defeating the group of Ukrainian armed forces.
Putin sottolineando che la Russia rende omaggio all'eroismo, all'alto livello di addestramento speciale e alla dedizione dei soldati nordcoreani, ha dichiarato:
“Hanno adempiuto al loro dovere con onore e valore, coprendosi di gloria imperitura. Siamo fiduciosi che le relazioni di amicizia, buon vicinato e cooperazione tra i nostri Paesi, temprate sul campo di battaglia, continueranno a svilupparsi con successo e dinamismo in tutti i settori”.
Sabato, il capo di Stato Maggiore Generale russo Valery Gerasimov ha dichiarato che la Russia ha ripreso il controllo della regione di confine di Kursk, ringraziando anche i soldati nordcoreani che hanno partecipato alle azioni militari nella regione. Questa dichiarazione rappresenta la prima conferma ufficiale del coinvolgimento di Pyongyang nella guerra tra Russia e Ucraina, iniziata nel febbraio 2022.
